Manca poco all’abbandono dell’esterometro, quanto meno nella forma della comunicazione cumulativa. Sarà sostituito dall’invio puntuale dei dati tramite il tracciato della fattura elettronica. In questa fase di passaggio bisognerà prestare attenzione alle codifiche e alle tempistiche da rispettare, oltre che valutare la possibilità di continuare a gestire il processo di fatturazione/integrazione/autofatturazione in modalità cartacea, per poi inviare il tracciato Xml.
Dal 1° luglio, salvo proroghe dell’ultim’ora, tutti i soggetti sono tenuti all’invio dei dati delle operazioni transfrontaliere attraverso il formato già noto, utilizzato per gestire la fattura elettronica. La prima novità consiste nella modalità d’invio delle informazioni: fino al 30 giugno è massivo in relazione alle operazioni del trimestre solare, mentre dal 1° luglio i dati di ogni operazione saranno inviati singolarmente, tramite il file Xml in uso nell’ambito della fatturazione elettronica. Tale impostazione introduce surrettiziamente l’adozione obbligata dell’e-fattura.
Dal punto di vista sanzionatorio, infatti, un conto è omettere/ritardare il dato dell’esterometro (2 euro a fattura con il massimo di 400 euro mensili, importi riducibili alla metà se la regolarizzazione avviene entro i 15 giorni successivi), altro conto è commettere violazioni in relazione all’emissione e/o registrazione delle fatture attive/passive (nulla potrà infatti essere eccepito se, pur commettendo una violazione dell’esterometro, l’adempimento “sostanziale” è stato correttamente eseguito in modalità analogica).