Crediti con codice identificativo: tre cessioni se interviene la banca

Riapertura delle cessioni, che arrivano fino a tre (due delle quali in ambiente controllato). Stop al trasferimento parziale di crediti, a partire dal 1° maggio.

Sono le novità più rilevanti del Dl 13/2022, che va a correggere il decreto Sostegni ter, approdato sulla «Gazzetta Ufficiale» del 25 febbraio, dopo un’attesa di una settimana esatta. Venerdì 18 febbraio era, infatti, stato approvato dal Consiglio dei ministri.

Tornano le cessioni multiple, ma con molti più limiti rispetto al passato. Una prima cessione sarà libera. Dopo la realizzazione dell’intervento e la maturazione della detrazione, allora, sarà possibile effettuare lo sconto in fattura con una successiva cessione o, in alternativa, una sola cessione diretta del credito a qualsiasi soggetto. Le altre due cessioni, a valle del primo trasferimento, potranno avvenire solo in ambiente controllato. Quindi, il credito potrà essere trasferito altre due volte, ma solo a favore di banche e intermediari iscritti all’elenco dell’articolo 106 Tub, di società appartenenti a gruppi bancari o di assicurazioni.

L’altro cambiamento rilevante arriva con il divieto di cessioni parziali. A partire dal primo maggio, una volta comunicata la prima opzione per la cessione, il credito non potrà essere spacchettato attraverso un trasferimento parziale. Al credito, per identificarlo, sarà attribuito un codice identificativo univoco. In questo modo, si facilita il lavoro di chi vuole ricostruire i passaggi che ha fatto il credito durante la sua vita.