Per 532mila contribuenti che hanno saltato i pagamenti delle rate 2020, 2021 e 2022 della rottamazione ter e del saldo e stralcio nuova chance riparatoria. L’emendamento approvato dalla commissione Bilancio del Senato sancisce, infatti, la rimessione nei termini per i debitori decaduti, fissando un calendario per rientro nei versamenti e l’estinzione delle eventuali procedure esecutive (come, ad esempio, i pignoramenti) avviate alla data di entrata in vigore del decreto Sostegni ter (27 gennaio 2022).
Ora c’è una seconda opportunità. La road map definita dall’emendamento approvato prevede che le rate in scadenza originariamente nel 2020 vadano versate entro il 30 aprile 2022, quelle dovute originariamente nel 2021 vanno saldate entro il 31 luglio 2022 e quelle dovute nel 2022 vanno pagate entro il 30 novembre 2022. In tutti e tre i casi, saranno considerati validi e non determineranno effetti negativi per i contribuenti i versamenti effettuati entro cinque giorni dalla relativa scadenza.
Allo stesso tempo sono previste la cancellazione delle procedure esecutive avviate per chi non aveva rispettato le scadenze di pagamento nella versione delle norme in vigore alla data del 27 gennaio 2022 e la non ripetibilità o rimborsabilità delle somme che sono state versate dai contribuenti per le definizioni agevolate prima della stessa data.